giovedì 20 settembre 2012

In mezzo ai matti - Parte II

Era un Lunedì sera, circa le nove e mezza
Io e mia moglie siamo arrivati a destinazione e una dopo aver trovato con difficoltà il parcheggio, siamo entrati in chiesa.

La chiesa era piccola e c'era moltissima, tantissima, troppa gente per i miei gusti.
Ci siamo defilati in fondo alla chiesa e con molto rispetto abbiamo seguito la messa.
Il clima di preghiera era molto forte e non ho potuto fare a meno di notare anche molti giovani.

La cosa più bella è stata la musica: adoro il blues e la musica gospel (strano ma vero) e in quella chiesa facevano proprio quel genere...per me era come andare ad un concerto dal vivo !!
La messa iniziò e tra canti e balli, ho visto gente, anche piuttosto anziana, ballare e ridere come se fossero giovani.
Ho visto la felicità nei loro occhi, ho visto i loro occhi colorati che sprigionavano amore.
La messa non mi è dispiaciuta, ma non sentii nemmeno una parola riguardante il vangelo oppure i salmi.
Aspettavo con ansia il momento nel quale la gente sarebbe svenuta.
Ad un certo punto, il parroco arriva vicino a noi con l'aspersorio e comincia ad aspergere (appunto) la gente con acqua benedetta.
Fin qui tutto bene, fino a quando non vedo una ragazza in piedi che appena toccata dall'acqua sviene sulla panca.
Il colpo sordo della tempia sulla panca è fortissimo.
La testa rimbalza e il corpo si accascia per terra tra la ginocchiera e lo schienale della panca davanti.
Guardo la mia ragazza ed entrambi sgraniamo gli occhi: mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:
«Ma qui son tutti fuori di testa, hai visto che botta che ha preso quella li ?
Io me ne andrei volentieri, te ?»
Ad un certo punto la gente comincia ad alzare le mani, la felicità è al massimo e tutti sono contenti.

Lo devo ammettere, la musica non era niente male e il gruppo che suonava era composto da gente molto brava.
Per un attimo, ho cominciato a canticchiare pure io e muovevo dolcemente la testa a sinistra e a destra.
L'atmosfera ci avvolgeva e ci colpiva; nonostante tutto eravamo coccolati da questo ambiente così strano che allo stesso tempo ti rapiva.

Ci sembrava proprio di essere delle pecore nere in mezzo al gregge bianco.
La cosa buffa era come io e mia moglie ci sentivamo fuori posto...
Provo a farvi comprendere la nostra sensazione: avete presente quando andate ad una festa per accontentare qualcuno e arrivati al party non conoscete nessuno ? Inoltre vi accorgete che le persone che stanno intorno sono completamente diverse da voi ? 
Spero di aver avervi reso l'idea.

D'ora in poi, userò i verbi al presente perché voglio mi piace ricordare come se fosse oggi, quel giorno così strano.

Aspettiamo la fine della messa, ma non succede niente.
Una volta esclamato il tanto atteso "la messa è  finita, andate in pace", vedo che le persone non vanno via, ma si siedono.
Comincia la preghiera di liberazione e il sacramentale dell'Imposizione delle Mani. 
Scriverò successivamente un post sull'imposizione delle mani per far capire bene cos'è.
Il silenzio pervade la chiesa per almeno un minuto.
Inizia la preghiera di liberazione.
Tutti ripetono, composti. 
Ad un certo punto di ode un urlo.
Un urlo fortissimo e stridulo che riempie tutta la chiesa.
Ci sono persone che si prendono paura, altre sono indifferenti. 
Le persone del servizio "ecclesiastico" vanno dalla persona che urla e possiamo distinguerle perché hanno una targhetta spillata sul petto, inoltre sono molto cordiali con tutti.
Questa persona comincia ad urlare sempre più forte e ad un certo punto un grido cupo e maschile si sente echeggiare nella chiesa.
Era sempre lei. Non ho mai sentito una donna gridare in quel modo.
Nella mia mente tutto era ridicolo: per quanto potesse far finta, era praticamente impossibile che riuscisse ad urlare in quel modo. 
Non ci sono persone di sesso femminile che riescono ad arrivare a quel tono di voce così basso. 
Ero sconcertato. Io e mia moglie ci guardavamo e alzavamo le sopracciglia degli occhio in segno di stupore.


Le grida di questa persona durano ancora per un circa 5 minuti e subito dopo la pace.
La preghiera di "liberazione" termina e si pratica l'invocazione dello Spirito Santo.
Comincia un canto, splendido. Tutta la gente canta appassionata.
Sembra che le voci si coadiuvino fra loro in un solo canto.
Una volta finito il canto, le persone del servizio mettono dispongono tutti in fila indiana e con molto ordine, li fanno arrivare fino all'altare.
E' lassù che il parroco ha tra le mani l'olio benedetto e il sale.
Man mano che la gente si avvicina, egli tocca una piccola ampolla contente l'olio benedetto e successivamente pone le mani sulla testa di ogni persona, proprio come nella figura accanto. L'unica differenza è che le persone non sono in ginocchio, ma restano in piedi.
Man mano che il prete impone le mani avvengono fenomeni strani. Certe persone "traballano" sulle proprie gambe, altre invece restano immobili; poi ci sono quelli che "cadono".
Vedo la gente "svenire" sotto le mani di quell'esorcista e piano piano si abbandonano ad una sottospecie di "sonno".
La gente del servizio è anche lassù, pronta a ricevere le persone che "cadono" e le accompagnano gentilmente a terra.
Dopo un tempo variabile, le persone "cadute" si rialzano. Hanno l'aria un po' frastornata e sono visibilmente stanche. Riacquistare la forma non è proprio immediato, ci vogliono almeno 2-3 minuti. 
Questi si riposano sulle panche che all'occorrenza trovano libere e poi, vanno a posto ordinatamente.
Tocca anche alla persona che in precedenza aveva urlato.
Fa in tempo ad arrivare vicino al sacerdote che comincia subito a dimenarsi, a muoversi ad urlare e a digrignare i denti.
Il personale del servizio è sempre vicino a lei e la supporta tantissimo.
Una volta fatta l'imposizione delle mani, questa persona cade a terra come svenuta in una pace dolcissima, lasciando sul volto visibilmente sciupato, un'espressione rilassata, serena e tranquilla.
Si alternano canti a preghiere che tutta la comunità seduta e in fila, continua ininterrottamente a fare.
Arriva anche il nostro turno. 
Io e mia moglie prendiamo tutto come un gioco, e ci mettiamo in fila.
Una volta arrivati sotto le mani, personalmente ho sentito un caldo pazzesco sulla testa e successivamente ho sentito i miei quadricipiti come se avessi fatto lo "squat" a muro per almeno 2 minuti : incredibile.
Non ho fatto molto caso a quello che mi era successo perché all'epoca ero un tipo molto lontano da Dio (ero Ateo e orgoglioso di esserlo) e quindi presi tutto come un divertimento: una serata alternativa. 
Una volta imposte le mani su tutte le persone, il parroco da' nuovamente la benedizione a tutti i fedeli e noi ce ne torniamo a casa.
Il tragitto tra chiesa e casa è stato pieno di discussioni e curiosità: in quel frangente mi ero accorto che io e mia moglie stavamo già facendo un passo verso di Gesù, mentre lui ne faceva dieci verso di noi.

2 commenti:

  1. Già, anch'io ho avuto a che fare con fenomeni simili, di scientifico ovviamente c'è poco e cmq un ateo troverebbe 1000 giustificazioni per non credere nemmeno a quello che uno vede e constata con occhi e mani... Amico mio, hai avuto una grazia particolare, così come me, nel poter raccontare questa cosa. Saluti.

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  2. Ciao, sono proprio contento che tu abbia commentato.
    Questo piccolo blog e' nato da molto poco e pensavo che nessuno lo leggera' e invece...
    Ti capisco quando dici che "ateo troverebbe 1000 giustificazioni" perche' ovviamente, come avrai letto, lo ero anche io.

    Grazie del commento.

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